Come disporre le piante in casa
IN QUESTO ARTICOLO
Il tema delle piante da interni è molto sentito, domande su come posizionare le piante in casa sono frequentissime durante i miei workshop e consulenze.
Ma prima di vedere insieme quali sono i modi migliori per posizionare le nostre piante in casa, vorrei partire da un presupposto sacrosanto che non voglio dare per scontato: le piante sono esseri viventi! E per vivere bene all’interno delle nostre case hanno bisogno di luce, aria, acqua e di presenza, ovvero cura ed attenzione.
Avere delle piante in casa ormai è cosa comune, le inseriamo all’interno dei nostri spazi abiatativi e di lavoro con funzioni estetiche, d’arredo, di compagnia e terapia, di climatizzazione e di purificazione dell’aria.
Ma non è sempre stato così!
Vediamo insieme quando e come le piante sono entrate nelle nostre case.
Quando le piante sono entrate nelle nostre case
In realtà l’usanza di coltivare piante in vaso è molto antica, risalente alla civiltà romana e a quella greca, ma per lo più, le piante, venivano tenute all’esterno, nei giardini e nei parchi delle ville.
L’introduzione delle piante all’interno è invece più recente, si hanno le prime testimonianze a partire dalla metà del Seicento, in Inghilterra, quando iniziarono a proliferare le prima serre nei parchi delle ville, che ospitavano, per lo più, piante tropicali arrivate in Europa a seguito dei numerosi viaggi di esplorazione in America, Asia e Africa.
L’uso delle piante in casa ebbe ampia diffusione solo a partire dalla seconda metà dell’800, divenendo ben presto una moda tra i salotti della nobiltà e dell’alta borghesia inglese. Ovviamente all’epoca era un lusso, o se vogliamo una stravaganza, che solo i ceti più elevati potevano permettersi.
Molto spesso la cura delle piante diveniva un vero e proprio hobby delle donne che, nei loro giardini d’inverno, amavano prendere il thè con le amiche. Le piante, inoltre, giovavano all’atmosfera delle case, rallegrandola nei lunghi e grigi inverni inglesi. Si iniziava così ad avere consapevolezza degli effetti benefici e terapici delle piante.
Tra la fine dell’800 e gli inizi del 900, invece, assistiamo al dilagare dell’Art Nouveau, meglio conosciuto in Italia come stile Liberty o floreale, un movimento artistico e filosofico che celebra la natura in tutte le sue forme, introducendola nelle arti, nelle stoffe, nelle decorazioni e nell’architettura stessa. In questi anni il verde dilaga sempre di più nelle abitazioni, diventando simbolo di ricchezza, stile ed eleganza.
A questo periodo segue quello del Movimento Moderno (tra le due guerre mondiali), caratterizzato invece da un estetica più sobria e lineare, tutta tesa alla funzionalità e che rifugge ogni tipo di decoro. In questi anni hanno grande diffusione piante esotiche dalle linee pulite, quali la Kenzia, l’Orchiedea, la Sanseveria e il Lisianthus. Ma anche in questi anni il verde indoor era ad uso esclusivo di pochi.
Dobbiamo attendere ancora qualche anno dalla ripresa economica del dopo guerra, per vedere spuntare le piante ornamentali negli appartamenti di buona parte dell’Europa.
A partire dagli anni 70’, infatti, c’è stato un boom di piante da interno, primo fra tutti il ficus, seguito da filodendri e kenzie.
Le orchidee spopolano, invece, a partire dagli anni 90, e ahimè, proprio in questi anni, assistiamo alla nascita degenera delle piante finte.
Oggi si registra un interesse crescente per la coltivazione di piante da interni, complice la nascita di veri e proprio stili d’arredo, che ambiscono a trasformare gli spazi abitativi in vere e proprie giungle.
Non solo, le piante hanno l’enorme capacità di rendere più accoglienti gli ambienti, anche quelli più scarni, e di influenzare in meglio l’umore di chi vive quello spazio. E’ scientificamente provato che prendersi cura del verde in casa accresce il benessere psicofisico, riducendo lo stress e l’ansia.
Vediamo adesso come disporre al meglio le piante nelle nostre case.
5 consigli di Interior Design su come disporre le piante nelle nostre case.
1. SU PIANI ALTI
Che siano mensole, scaffali o librerie, poco importa. Le piante appoggiate su piani alti che ricadono in basso sono bellissime e perfette per creare un'atmosfera naturale e rigogliosa in casa.
La scelta di posizionare le piante su piani d’appoggio alti è strategica per:
Spazi piccoli e già troppo affollati in basso sulla superficie del pavimento.
Case con finestre alte che assicurano luce abbondante anche in altezza.
Attenzione a non scegliere posizioni scomode che rendano la cura della pianta troppo difficile e ad inserire un sotto vaso per la raccolta dell’acqua d’annaffiatura.
Tra le piante idonee ad esser posizionate sui piani alti vi segnalo:
Tradescantia Fluminensis
Pianta molto facile da curare, quindi perfetta per chi non ha ancora il pollice verde. Inoltre si adatta bene anche ad ambienti piccoli e poco luminosi. E’ una pianta rustica che sopporta bene le alte temperature, ma teme il freddo. E' possibile trovarla anche con le foglie a più colori (come quella in foto).
Senecio Rowleyanus
Detta anche “pianta del rosario”. E’ una pianta molto affascinante che ricade con dei fili di perline verdi, da qui il nome popolare. Necessita di luce ma non diretta e di terreno umido costante, senza però eccedere con l'acq
Monstera Adansonii
Anche questa pianta è di notevole fascino, con le sue classiche foglie traforate garantisce un bellissimo effetto ornamentale. Ama la luce ma non diretta, meglio se filtrata.
Felce
In natura la troviamo nei boschi. Se la curiamo con costanza, nebulizzandola e bagnandola costantemente, si adatta bene anche ad ambienti poco luminosi ed umidi, come per esempio il bagno.
2. APPESE
Quella di appendere le piante è un’usanza abbastanza recente, nata dall’esigenza di recuperare spazio, soprattutto negli ambienti più piccoli, senza rinunciare al privilegio di avere una pianta in casa. In commercio si trovano tantissimi supporti, c’è l’imbarazzo della scelta tra forme e materiali, dal macramè, al bambù, fino ad arrivare al metallo.
Attenzione a scegliere il posto giusto e a dimensionare il supporto in funzione della grandezza della pianta. Il supporto deve esser montato ad una certa distanza dalla parete per permettere alla pianta di crescere liberamente.
Tra le piante che più si prestano ad essere appese, oltre a quelle ricadenti già menzionate, segnalo:
Photos
Pianta facilissima da coltivare e molto resistente anche alla poca luce ed acqua. Cresce rapidamente e tende a seguire un supporto se ne trova uno. Puoi leggere altre sue caratteristiche qui.
Tillandsia
E’ un particolarissimo tipo di pianta con radici aeree, ovvero non ha radici e non ha bisogno di essere coltivata in terra. Viene infatti chiamata “figlia dell’aria”. Ne esistono di tantissimi tipi, alcuni dei quali fioriscono con colori meravigliosi. Sono di per sé piante fortissime che si sono adattate alle condizioni più estreme. Ma come sempre necessitano di cura ed attenzione.
3. A TERRA CON SUPPORTI
Appoggiate sul pavimento è sicuramente il posto più classico dove inserire una pianta da interno. Ma esistono vari trucchetti per rendere più armoniosa la disposizione delle nostre piante a terra. Per esempio possiamo usare degli appositi piedistalli, ottimi non solo per creare movimento in altezza, ma anche per far arrivare più luce a piante che ne necessitano. A volte bastano degli sgabelli, dei piccoli tavolini o delle panche per creare delle composizioni armoniche che siano allo stesso tempo creative e non scontate.
Inutile dirti che puoi sbizzarrirti anche con la scelta del copri vaso, ne trovi tanti e di diversi materiali, io consiglio sempre la terracotta, la ceramica e le materie tessili come paglia o corda.
4. SU MOBILI DEDICATI
Non abbiate paura di posizionare le vostre piante sui ripiani delle librerie, su mensole, su tavoli, consolle e soprattutto davanzali interni. Quest’ultimi sono i posti preferiti per le piante, in particolar modo per le orchidee. Ovviamente non esagerate e riempite solo il lato della finestra che solitamente resta chiuso d’inverno, per l’estate invece, scegliete un altro posto. D'altronde anche le piante cambiano le proprie esigenze a seconda della stagione.
Dedicate alle vostre piante l'intero piano di un mobile, che sia un tavolo o una consolle, il risultato è magico!
In ogni caso, consiglio sempre di dar libero sfogo alla propria fantasia, riciclando e adattando arredi che avete già per creare il vostro angolo verde in casa!
5. TERRARIO
Il terrario nasce nella prima metà dell’Ottocento come ingegnoso contenitore per il trasporto, in Europa, delle piante tropicali provenienti dalle colonie asiatiche e americane.
Oggi li utilizziamo come oggetti decorativi, dentro i quali è possibile ricreare microclimi e micro paesaggi. Scegliere di avere un terrario richiede molta cura ed attenzione.
Ne esistono tantissimi e di diverse dimensioni, ma anche qui è possibile riciclare delle vecchie damigiane di vino, ampolle o le bocce di vetro che si usano per i pesci.
Il mio consiglio
Concludo dicendo che al di là delle mode e degli stili, ritengo che sia fondamentale, prima di introdurre delle piante in casa, chiedersi se sono soddisfatti i requisiti ambientali (aria, luce e acqua) per farle vivere e in che modo posizionarle nel contesto abitativo.
Ricordiamoci infatti che le piante non hanno solo un ruolo ornamentale, ma concorrono di fatto al nostro benessere psicofisico.
Averle in casa significa beneficiare di un pezzo di Natura!
Tutto quello che dobbiamo fare è permettere loro di vivere, proprio come questa Terra e la sua Natura sta facendo con noi!
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Nel frattempo, se ti va, lascia un commento, puoi farmi una domanda o proporre un argomento che ti interessa approfondire.
Grazie per la tua attenzione!
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